Trasparenza, accessibilità ed impegno sociale: come le aziende farmaceutiche devono riguadagnare fiducia

Dopo aver registrato un picco durante le fasi più acute della pandemia di COVID-19, oggi la fiducia verso le aziende del settore life science è di 2 punti percentuali al di sotto dei livelli di gennaio 2020 e molto al di sotto (11 punti percentuali) dei livelli di maggio 2021. In particolare, un sondaggio evidenzia che la percentuale di persone che dichiarava di aver fiducia nell'industria farmaceutica nel 2021 era solo del 50% nel Regno Unito e in Canada, e addirittura del 47% negli Stati Uniti. Di contro, l'India registra attualmente la più alta percentuale di fiducia, ad un livello di circa l’80%.

Il COVID-19 ha polarizzato le opinioni della popolazione riguardo i temi legati alla salute pubblica. Non a caso, l'ultimo rapporto Edelman Trust Barometer indica che, tra coloro che sono completamente vaccinati, la fonte più affidabile di informazioni sui vaccini è individuata nel proprio medico, mentre tra le persone non vaccinate per scelta, la principale fonte di informazione sono state le ricerche effettuate su Internet.

Sempre dalla ricerca di Edelman risulta che circa due terzi degli intervistati considera moderatamente o molto/estremamente importante che le aziende sanitarie si impegnino in questioni sociali come la lotta all'inquinamento, alla povertà e alla disuguaglianza di reddito, ai cambiamenti climatici, il costo dei cibi nutrienti e l'ingiustizia razziale.

Per creare fiducia, quindi, occorre che le aziende e i team di life science affrontino pubblicamente e in piena trasparenza le questioni sociali che contribuiscono alle disparità nei risultati sanitari. E’ necessario anche creare fiducia a tutti i livelli e nell'intero ecosistema sanitario, collaborando con noti esperti sanitari per trasmettere il proprio messaggio a livello globale e nazionale, e coinvolgendo gli operatori sanitari di riferimento a livello locale per diffondere le informazioni a livello regionale. 

Inoltre le informazioni devono essere accessibili a persone di tutte le età, in tutte le aree geografiche e con diversi livelli di competenza tecnologica, senza limiti di natura linguistica o fisica.

 

Dino Biselli

Source: PharmaPhorum