Aziende life science e necessità di nuovi modelli organizzativi: ricerca di KeyPartners

Sono molto interessanti i dati di una ricerca condotta di KeyPartners che ha coinvolto oltre 400 CEO e HR Partners del mondo life science e che sono stati presentati il 28 marzo durante la prima edizione del “Job In Pharma Summit”, promosso da Edra e Job In Pharma con il patrocinio di Farmindustria e di Telethon.

I risultati dello studio intitolato “Nuovi modelli organizzativi e nuove esigenze delle aziende” mostrano come il 96% delle aziende healthcare è oggi al lavoro per cambiare i propri modelli organizzativi. Entrando maggiormente in dettaglio, il 43% del campione ha indicato che sta ricorrendo all’ausilio di consulenti esperti in organizzazione e processi aziendali, mentre il 53% ha risposto che sta ripensando in autonomia i propri modelli organizzativi.

L’evoluzione delle competenze è considerato essere il principale elemento dello sviluppo di nuovi modelli organizzativi dal 50% del campione, seguito dalla digitalizzazione dei processi (30% delle indicazioni) e dal dialogo e collaborazione con gli stakeholder (16%). Inoltre, nel 57% dei casi per adottare nuovi modelli organizzativi è ritenuto fondamentale fare leva nel senso di appartenenza al proprio posto di lavoro e nell’empowerment dei dipendenti.

In questo contesto, al fine di migliorare l’organizzazione aziendale per il 36% del campione intervistato il leader deve primariamente essere in grado di comprendere i bisogni del contesto e sviluppare risposte adeguate, mentre per il 32% deve coniugare la missione aziendale con lo sviluppo del contesto sociale in cui opera. Relativamente, invece, al ruolo degli HR, il 36% del campione ritiene che essi dovranno organizzare in modo tempestivo le competenze necessarie per rispondere all’evoluzione del contesto, il 30% pensa che sia necessario che sviluppino nuove strategie di Employer branding in modo da rendere la loro azienda più attrattiva per i talenti del settore, mentre per il 28% essi dovranno forgiare una nuova cultura aziendale in un contesto di lavoro ibrido.

 

Dino Biselli

Source: Sanità33