Position Paper del WEF sull’accessibilità dei farmaci innovativi

I farmaci innovativi oncologici sono elementi essenziali per la sopravvivenza e la cura di molti pazienti affetti da tumore, ma il loro accesso è difficoltoso in ragione del loro costo molto elevato. Partendo dall’osservazione di come si sia evoluta l’accessibilità di questi farmaci e con l’intento di migliorare l’attuale situazione, gli esperti del Workshop di Economia e Farmaci dell’Università Cattolica insieme ad alcuni attori di sistema (economisti,oncologi,farmacologi,clinici,associazioni pazienti), hanno stilato un position paper rivolto alle istituzioni coinvolte in questi processi.

Nonostante recentemente sia stato dato il via libera alla riconferma ed al rifinanziamento del fondo per i farmaci innovativi per il triennio 2020-2023, secondo gli esperti del WEF ciò non è sufficiente e occorre implementare ulteriori azioni a riguardo. Il documento, presentato in occasione del "I Workshop di economia e farmaci in immuno-oncologia - Wef Io 2019" che si è tenuto a Roma il 13 novembre, si compone di 4 punti:

  • mantenere separati il fondo dei farmaci innovativi (nel quale includere le terapie geniche) e quello degli innovativi oncologici;
  • rimodulare il tempo di permanenza degli innovativi oncologici nel fondo: superare il limite di 36 mesi dall’inserimento nel fondo nel caso non sia stato sostituito da uno più innovativo e, dopo rivalutazione, farlo permanere per un massimo di 60 mesi;
  • accelerare la rimborsabilità per le combinazioni terapeutiche (come l’immuno-combinazione dimostrata molto attiva nel melanoma);
  • istituire procedure di valutazione accelerate per i medicinali di maggiore interesse terapeutico e procedure per ottenere autorizzazioni temporanee soggette a condizioni annualmente verificabili.

Dino Biselli

Source: Quotidianosanita.it