Biotech UK: boom del venture capital:1,1 miliardi di dollari già nel Q1 2025

Un momento davvero florido per il biotech sotto le insegne dell’Union Jack. Nel 2024, le aziende biofarmaceutiche del Regno Unito hanno visto un’impennata nei finanziamenti di venture capital destinati allo sviluppo di farmaci innovativi, raddoppiando il valore complessivo degli accordi rispetto al 2022: da 827 milioni di dollari a 1,7 miliardi. 
Il trend di crescita appare destinato a proseguire in modo trionfale: nel primo trimestre del 2025, la raccolta di capitali ha già raggiunto 1,1 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai 542 milioni del quarto trimestre 2024. Lo evidenzia un’analisi del Pharma Intelligence Center Deals di GlobalData.

A livello globale, tra il 2022 e il 2023, i finanziamenti di venture capital nel settore biofarmaceutico hanno subito un rallentamento. Il Regno Unito, tuttavia, ha mostrato una notevole resilienza, registrando una crescita costante anno su anno (YoY) e conquistando la fiducia degli investitori anche grazie alla sua reputazione consolidata come hub di eccellenza scientifica.

A sostenere questa nuova “età dell’oro” per il comparto biofarmaceutico ha contribuito in modo determinante anche l’azione governativa. Nel 2018 è stato istituito il British Patient Capital, un fondo d’investimento pubblico integrato nella British Business Bank, la banca nazionale per lo sviluppo economico del Regno Unito, che oggi gestisce un budget di 2,5 miliardi di sterline. 

Nel 2021, il British Patient Capital ha avviato il Life Sciences Investment Programme, un’iniziativa da 200 milioni di sterline mirata ad attrarre almeno 400 milioni di investimenti aggiuntivi in venture capital per le aziende life sciences con sede nel Paese.
Infine, il 13 maggio 2025, il governo guidato da Keir Starmer ha lanciato il Mansion House Accord, un’intesa con cui i principali fondi pensione britannici si sono impegnati a destinare almeno il 5% dei loro investimenti ad aziende con sede nel Regno Unito, incluse quelle biotecnologiche. L’obiettivo è ambizioso: liberare fino a 50 miliardi di sterline in nuovi investimenti entro il 2030. 

L’industria biofarmaceutica britannica continua ad attrarre capitali, ma potrebbe presto affrontare delle difficoltà.
Una possibile battuta d’arresto potrebbe derivare dalla decisione, annunciata nel marzo 2025 dal Governo Starmer, di aumentare il tasso di rimborso del regime statutario per i farmaci branded, portandolo dal 15,5% al 32,2% nella seconda metà dell’anno.  
Questo forte incremento dei costi rischia di scoraggiare le aziende dallo sviluppare farmaci nel Regno Unito, mettendo potenzialmente a rischio parte dei progressi compiuti negli ultimi anni.

La Redazione 

 

Source: DAILYHEALTH INDUSTRY