Boston Scientific lancia il duodenoscopio “usa e getta”

Il tema delle infezioni in ambito ospedaliero, da sempre uno degli aspetti critici della gestione sanitaria di un paziente, ha riscontrato una rinnovata attenzione a seguito dell'emergenza di COVID-19. In questo periodo il timore del contagio ha generato in molti pazienti - anche affetti da gravi patologie - comportamenti di “autoprotezione” che hanno scoraggiato il tempestivo ricorso agli ospedali, con conseguenze drammatiche. Secondo recenti studi, le infezioni comportano un aumento medio della degenza ospedaliera di circa 3,3 giornate, con un impatto sui costi ospedalieri stimato fra 56,6 e 75.5 milioni € l’anno.

Allo scopo di contrastare la diffusione dei batteri nella pratica clinica quotidiana, si sta gradualmente imponendo l'utilizzo di dispositivi monouso rispetto a quelli riutilizzabili: infatti questi ultimi presentano rischi di contagio legati al non appropriato reprocessing dei dispositivi nella fase di lavaggio manuale, nonché al conseguente permanere di batteri sulle superfici, che rappresentano la prima causa di sviluppo e diffusione delle infezioni.

Proprio a seguito di queste considerazioni, Boston Scientific sta introducendo in Italia il primo Duodenoscopio monouso al mondo: il dispositivo si chiama EXALT Model D, ed è destinato a procedure di colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP), effettuate ogni anno su oltre 500.000 pazienti in Europa per il trattamento di patologie pancreatiche e biliari, quali la rimozione di calcoli o la gestione di stenosi nel sistema pancreatico-biliare.

 I riscontri sull'utilizzo di questo dispositivo do Boston Scientific sono finora positivi, come testimoniato dal Professor Guido Costamagna della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS

Abbiamo utilizzato il duodenoscopio monouso EXALT D anche con pazienti Covid, e lo abbiamo fatto spesso in situazioni di emergenza che hanno richiesto efficacia diagnostica, grande rapidità della procedura, massima sicurezza e affidabilità. I risultati sono stati molto soddisfacenti sia in pazienti adulti che pediatrici”.

 

Per maggiori informazioni, clicca qui

 

Dino Biselli

Source: Boston Scientific