
L'impegno di Johnson & Johnson nella ricerca clinica è stato al centro della terza giornata della Johnson & Johnson Week 'Insieme verso la medicina del futuro', la settimana di eventi e incontri con clinici, associazioni pazienti, istituzioni, università e centri di ricerca pensata per immaginare le prossime evoluzioni della sanità italiana.
Sono oltre 20 le nuove terapie e 50 le indicazioni terapeutiche per i farmaci già approvati che Johnson & Johnson immetterà sul mercato da qui al 2030. La forte vocazione dell'azienda per l'innovazione è dimostrata anche dalle 6 nuove designazioni Fast track e di Breakthrough Therapy ricevute dal 2021 a oggi e dall'oltre 60% di programmi di sviluppo dedicati a farmaci primi della loro classe per meccanismo d'azione o via di somministrazione.
Nel 2023 Johnson & Johnson ha investito solo in Italia oltre 25 milioni di euro, di cui oltre il 40% (circa 10 milioni) nell'area della ricerca e sviluppo. Nello stesso anno l'azienda ha avuto all'attivo 114 studi clinici, di cui il 70% in fase 3 e 4, coinvolgendo quasi 1.000 centri in 19 regioni italiane e oltre 5mila pazienti con malattie che rientrano nelle aree terapeutiche dell'oncologia, immunologia, neuroscienze e altri ambiti quali malattie cardiovascolari e infettive.
Sempre con l'obiettivo di promuovere l'innovazione, Johnson & Johnson affianca alla ricerca interna acquisizioni e collaborazioni strategiche con centri di ricerca e aziende impegnate in aree terapeutiche di interesse. Dal 2021 l'azienda ha attivato oltre 80 partnership. Tra queste spicca quella con Humanitas del 2023, che porterà a realizzare diversi progetti, tra i quali l'impiego di occhi artificiali ottenuti con stampa in 3D da parte di Humanitas University, che potranno essere usati per scopi formativi dai medici per l'utilizzo di terapie geniche per trattare alcune malattie ereditarie alla retina.
La Redazione
Source: PharmaKronos