Le azioni proposte da Mckinsey per il new-business building

McKinsey, una delle più note multinazionali a livello globale, ha realizzato un’indagine che, tramite il coinvolgimento di un campione di circa mille executive in diversi settori e Paesi, ha evidenziato le grandi attese che genera il cosiddetto new-business building, quale importante strategia di crescita, negli executive operanti nel settore life science.

Molti di loro stimano che essa possa contribuire a circa il 30% dei ricavi totali delle proprie aziende nei prossimi cinque anni. Inoltre, oltre la metà degli intervistati ha indicato l’intelligenza artificiale quale tecnologia di base per lo sviluppo di nuovi business.

Stefano Conci e Matteo Zanin di McKinsey, in un loro contributo pubblicato su Aboutpharma, hanno sottolineato che oltre il 46% degli intervistati ha indicato la creazione di nuove attività tra le prime tre priorità della società di appartenenza. Si tratta di realtà che realizzano in media 1,5 nuovi business all’anno. Inoltre, tra le aziende che hanno incluso il new-business building nella top 3 delle priorità aziendali, il 47% è cresciuto molto più rapidamente rispetto al resto del mercato.

Le aziende degli intervistati che rientrano nel settore farmaceutico hanno dichiarato che, nell’ultimo anno, le loro aziende hanno investito in media il 5% dei ricavi nella creazione di nuove attività. Molte di queste rientrano nel core business dell’azienda (ad esempio la digitalizzazione di un prodotto o servizio esistente, come nel caso della telemedicina, oppure l’apertura di nuovi canali di distribuzione, come la farmacia online). Altre nuove attività, invece, si sono discostate maggiormente dal modus operandi tradizionale dell’azienda (ad esempio attraverso la creazione di piattaforme o ecosistemi finalizzati a migliorare i servizi per gli operatori sanitari e i pazienti).

Tre azioni accomunano le realtà del settore che hanno dimostrato maggiore efficacia:

  • il monitoraggio costante del mercato e l’identificazione di potenziali trend e cambiamenti (modifiche normative o evoluzioni nelle preferenze di pazienti e clienti, );
  • l’adozione di un approccio strutturato in tutte le fasi della catena del valore e di una metodologia test and learn.;
  • la creazione di una struttura organizzativa che favorisca il successo dell’iniziativa (una governance chiara, il sostegno da parte dei vertici per assicurare finanziamenti e risorse necessarie, e un bacino di talenti con le giuste competenze, soprattutto tecnologiche e digitali).

Per leggere il contributo originale, cliccare su questo link: Life science, tre azioni efficaci per il new-business building

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma