Ricerca Medipragma sul dopo Covid-19 in sanità

Medipragma ha avviato una ricerca composta da quattro round di interviste a stakeholder (medici, direttori sanitari, payor, farmacisti, presidenti di associazioni pazienti, politici nazionali e regionali e altri) direttamente coinvolti nei processi decisionali inerenti alla gestione della pandemia. Le prime interviste semi strutturate a tali professionisti sono state sottoposte nel mese di aprile e poi nel periodo giugno/luglio/settembre, mentre saranno contattati nuovamente tra novembre e dicembre e in fine a marzo 2021.

Lo scopo della ricerca è quello di indagare sui cambiamenti negli equilibri del Sistema Sanitario Nazionale generati dalla pandemia, ed è per questo che le domande sottoposte ai vari partecipanti sono incentrate sulle percezioni di medici e operatori sanitari durante l’emergenza, ma anche sul futuro che si prospetta quando l’emergenza da coronavirus sarà finita.

Dalle due fasi finora portate a termine è emerso che secondo il 21% degli intervistati tutto tornerà come prima dell’emergenza, mentre secondo il 16% tutto cambierà, e il SSN dovrà essere completamente rivisto. Il 50% degli intervistati, in particolare giornalisti, politici, presidenti o responsabili di associazioni pazienti dedicate al tema della salute pubblica, dirigenti di aziende farmaceutiche, dirigenti di aziende sanitarie private e pubbliche, ritiene invece che saremo di fronte ad una nuova normalità, caratterizzata da alcuni cambiamenti come la riorganizzazione delle strutture ospedaliere, gli investimenti nella medicina del territorio e nelle USCA, e tutte una serie di azioni volte a colmare i gap riscontrati durante l’emergenza.

Fino a questo momento dall’indagine sono emersi 4 scenari, di cui viene descritto in dettaglio i possibili cambiamenti che si dovranno affrontare nell’ipotesi che il sistema possa mutare per effetto di 4 fattori presi singolarmente: una gestione prevalentemente territoriale della sanità per il primo scenario, una forte digitalizzazione del sistema per il secondo, significativi cambiamenti dei comportamenti e delle abitudini della popolazione per il terzo scenario e il ritorno dell’epidemia per il quarto.

 

Dino Biselli

Source: Daily Health Industry