
Nella giornata di ieri Sanofi ha inaugurato i suoi nuovi uffici a Milano che rappresentano una rivoluzione nel modello di lavoro per le circa 500 persone attive presso la sede milanese. Grazie a questa nuova disposizione degli spazi aziendali, i dipendenti di Sanofi potranno disporre di aree flessibili e multifunzionali e zone dedicate al lavoro di team, alla condivisione e alla cocreazione, oltre che a servizi di supporto al collaboratore.
Si tratta di un nuovo modello concepito per incentivare il confronto e la socialità. Non si avranno postazioni fisse, ma scrivanie e tavoli condivisi, in grado di favorire lo scambio intergenerazionale e la condivisione di idee, alternati a sale riunioni riservate.
“Questo momento storico richiede di agire a un doppio livello apportando ricerca e innovazione non solo al Sistema Paese, in quanto player di un comparto sempre più strategico e vitale, ma anche nel modo in cui si crea valore attraverso il lavoro. Oggi le dinamiche sono completamente cambiate, e diventa fondamentale anticipare i tempi con scelte coraggiose orientate a supportare le nostre persone e i talenti che entrano in azienda. Comprenderne le esigenze ed essere pronti al cambiamento è oggi, riteniamo, il modo giusto per un’azienda come Sanofi”. - Marcello Cattani, Presidente e AD di Sanofi Italia
La ridefinizione degli spazi lavorativi da parte di Sanofi, eseguita per conciliare la presenza in azienda con le potenzialità offerte dallo smart-working, è un ulteriore tassello di una politica delle risorse umane tesa a valorizzare i propri dipendenti. Infatti, recentemente è stato reso disponibile il supporto alle spese per raggiungere gli uffici, che si aggiunge alla misura di supporto introdotta a fine 2022 per ridurre l’impatto del caro-bollette.
Inoltre, Sanofi è tra le prime aziende ad aver esteso a 14 le settimane di congedo parentale retribuito per nascita o adozione, ad aver concesso permessi integrativi a supporto della genitorialità e dell’assistenza a familiari non autosufficienti, ad aver sottoscritto una copertura assicurativa Long Term Care per tutti i dipendenti in caso di perdita dell’autosufficienza.
Tali benefit favoriscono non solo un maggior gender balance ma anche l’attrazione dei talenti, con il 50% dei neo-assunti sotto i 35 anni e per il 57% donna.
Dino Biselli
Source: Pharmastar