EMA rassicura sulla sicurezza del vaccino anti Covid di AstraZeneca

Il vaccino è sicuro ed efficace. Non ci sono evidenze di un rischio generale di eventi tromboembolici. Ma su alcuni eventi rari servono ulteriori studi. Ora agli Stati stabilire come gestire il loro Piano vaccini

Dopo giorni caratterizzati da una certa confusione con dichiarazioni contraddittorie, allarmi, blocchi e polemiche, nella giornata di ieri Ema ha espresso la sua posizione definitiva sul vaccino AstraZeneca dopo la sospensione delle vaccinazioni in mezza Europa a seguito di sospetti eventi, anche mortali, di trombosi. E Il Comitato per la sicurezza dell'EMA, PRAC, ha confermato che il vaccino AstraZeneca è sicuro e ha dato il via libera al suo utilizzo senza riserve, ma lasciando agli Stati la responsabilità di stabilire le modalità di impiego del vaccino AZ nelle proprie campagne vaccinali. 

Tuttavia, il vaccino può essere associato a casi molto rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello.

A seguito di questa motivazione, l’EMA ha stabilito che il foglietto illustrativo del vaccino AZ sarà in ogni caso aggiornato con una nuova indicazione di rischio molto raro per questi eventi. 

Entrando un po’ più nel dettaglio, la posizione espressa da EMA è sintetizzata da questi punti: 

  • i benefici del vaccino AstraZeneca contro COVID-19 (che a sua volta provoca problemi di coagulazione e può essere fatale) continuano a superare il rischio di effetti collaterali;
  • il vaccino AstraZeneca non è associato ad un aumento del rischio complessivo di coaguli di sangue (eventi tromboembolici) in coloro che lo ricevono;
  • non ci sono evidenze di un problema relativo a lotti specifici del vaccino o a particolari siti di produzione;
  • il vaccino può essere associato a casi molto rari di coaguli di sangue associati a trombocitopenia, cioè bassi livelli di piastrine con o senza sanguinamento, inclusi rari casi di coaguli nei vasi che drenano il sangue dal cervello (CVST).

Si tratta comunque di casi rari, poiché su circa 20 milioni di persone nel Regno Unito e nello Spazio economico europeo che hanno già ricevuto il vaccino  l'EMA ha avuto segnalazioni per soli 7 casi di coaguli di sangue in più vasi sanguigni (coagulazione intravascolare disseminata, DIC) e di 18 casi di trombosi del seno venoso cerebrale (CVST).

Inoltre, un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, anche se è possibile e merita ulteriori analisi.

 

Dino Biselli

Source: Quotidianosanita.it