
Nella seconda edizione di un suo rapporto, Edelman ha pubblicato i risultato di una ricerca online riguardante la percezione dell’affidabilità delle aziende farmaceutiche da parte dei cittadini e del loro impegno a “fare ciò che è giusto”.
Il sondaggio online, che ha coinvolto circa 13.000 intervistati in 13 Paesi al mondo, ha messo in luce un divario tra paesi dell’Est e quelli dell’Ovest su tale tema.
Infatti, i cittadini cinesi hanno fatto registrare il più alto livello di fiducia, con una percentuale dell’89%. La Cina, che rappresenta il secondo mercato farmaceutico al mondo per dimensioni e quello in più rapida crescita, è seguita dall’India, con l’86% degli intervistati che ha manifestato la propria fiducia nel settore farmaceutico nazionale. E’ da sottolineare che l’India è il più grande produttore mondiale di farmaci generici.
Ad Ovest, invece, nel Regno Unito solo il 60% degli intervistati ritiene che l’industria farmaceutica faccia ciò che è giusto. Percentuale che scende ulteriormente in Germania (55%) e in Francia (52%). Anche negli Stati Uniti, il più grande mercato farmaceutico del mondo, la quota della popolazione che si fida dell’industria farmaceutica è “solo” del 54%.
Inoltre, l’industria farmaceutica giapponese, paese sì asiatico ma che rientra nell’”Occidente”, riscuote la fiducia di appena il 48% della popolazione, la percentuale più bassa registrata dal sondaggio.
Infine, il rapporto di Edelman ha analizzato anche i fattori che condizionano la percezione della fiducia e della salute e ha scoperto che il rapido aumento dell’inflazione globale è in cima alla lista degli determinanti sociali che influenzano negativamente la salute generale delle persone. E una parte importante nell’erosione del sentiment di fiducia la giocano anche i costi dei farmaci e la loro scarsa accessibilità.
La Redazione
Source: PharmaKronos