Analisi I-Com: la forza del settore farmaceutico

Altra conferma della vivacità e dell’importanza del comparto farmaceutico nell’ambito dell’economia italiana viene offerta dall’analisi di I-Com contenuta nel rapporto “L’innovazione della vita. Ricerca, produzione e digitalizzazione nel settore farmaceutico per un modello italiano di successo” presentato a Roma il 1 ottobre 2019. I ricercatori del think-tank, tuttavia, mettono in luce anche quelle che sono le attuali criticità e le possibili minacce future: dalla necessità di una riforma della governance farmaceutica che permetta una modulazione della spesa in un’ottica di medio-lungo periodo, alla revisione del sistema dei tetti di spesa, dall’applicazione dell’equivalenza terapeutica di classe alla possibilità di conservare delle clausole di riservatezza in sede di negoziazione dei prezzi.

Nell’analisi di scenario di I-Com, spiccano i dati relativi al ritorno degli investimenti effettuati nel 2018: a fronte di circa 3 miliardi di Euro investiti nel settore si stima che la crescita del prodotto interno lordo abbia beneficiato di 3,4 miliardi, grazie, soprattutto, all’impatto indiretto sulla produzione: i 3 miliardi di euro investiti hanno generano circa 4 miliardi di valore della produzione grazie all’attivazione degli altri settori dell’economia e 1,3 miliardi grazie alla spinta dei consumi delle famiglie tramite la distribuzione di redditi da lavoro.

Altro aspetto positivo è quello relativo ai risultati riguardanti il mercato del lavoro: si stima che gli investimenti dell’industria farmaceutica generino annualmente oltre 19.000 posti di lavoro, di cui circa 9.500 nello stesso settore e 9.800 nell’indotto. Tra il 2014 e il 2018 l’industria farmaceutica ha aumentato l’occupazione più di tutti gli altri settori (+8,6%).

Un aspetto su cui c’è ancora da lavorare, invece, è quello relativo agli investimenti in ricerca e sviluppo, che in Italia sono inferiori in termini assoluti rispetto a quelli effettuati nei principali Paesi UE, nonostante nel periodo 2009-2018 ci sia stato un aumento pari al 35%.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma