Cirrosi epatica: problema in aumento anche tra i giovani

La cirrosi epatica, in aumento a livello globale e con oltre 20.000 casi in Italia, rappresenta la fase terminale delle malattie epatiche croniche. È caratterizzata dalla presenza di noduli rigenerativi e tessuto fibroso, che alterano la struttura e le funzioni del fegato. Le cause principali includono abuso di alcol, epatiti virali, obesità, malattie autoimmuni, disordini metabolici, farmaci epatotossici e patologie genetiche. Negli ultimi anni, grazie alle terapie antivirali per l’epatite C, si è ridotta la cirrosi virale, mentre sono in aumento i casi legati a malattie metaboliche e abuso di alcol.

La malattia si sviluppa in due fasi: nella fase compensata, il fegato mantiene le sue funzioni e i pazienti possono essere asintomatici; nella fase scompensata, invece, compaiono complicanze come ascite, encefalopatia epatica, sanguinamento da varici esofagee e infezioni, con una drastica riduzione della sopravvivenza (circa 2 anni). L’ipertensione portale è una caratteristica chiave, monitorata tramite la pressione nella vena porta.

La gravità della cirrosi è valutata con strumenti come il Child-Pugh score e il MELD score, utili per stimare la prognosi e prioritizzare l’accesso al trapianto di fegato. Non esiste una cura definitiva, ma l’approccio terapeutico mira a rimuovere le cause scatenanti: terapie antivirali per le epatiti, astinenza dall’alcol per le epatopatie alcoliche, controllo del peso per la steatoepatite non alcolica. Nei casi avanzati, il trapianto di fegato è l’unica soluzione.

Le complicanze, come ascite e encefalopatia epatica, peggiorano la qualità di vita e richiedono terapie specifiche (diuretici, lattulosio, rifaximina) e talvolta interventi come la paracentesi. La sorveglianza regolare è essenziale, soprattutto per prevenire l’epatocarcinoma, che colpisce l’85% dei pazienti cirrotici.

Un approccio multidisciplinare, la prevenzione delle complicanze e uno stile di vita sano sono fondamentali per migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza dei pazienti.

La Redazione

Source: PHARMASTAR