Commissioni attualmente in carica AIFA prorogate de facto dal Consiglio di Stato

Nuova proroga in vista per la Commissione Tecnico Scientifica e il Comitato Prezzi e Rimborsi dell’Aifa. Infatti, una nota del Consiglio di Stato sospende l’attuazione del regolamento approvato dalla Conferenza Stato Regioni sul nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia lo scorso 15 novembre. Infatti, il regolamento ha inserito in commissione 3 rappresentanti delle regioni al posto del singolo seggio previsto in precedenza. 

Il Consiglio di Stato, nell’esaminare il provvedimento così da emettere il parere richiesto dalle norme, ha osservato non solo che lo schema di decreto non era stato preceduto da informazione ai sindacati dei dipendenti Aifa, non solo che la documentazione non era bollinata né era sottoscritta la relazione illustrativa del Ministero della Salute, ma che mancavano anche la relazione tecnico normativa e l’analisi sull’impatto della regolamentazione. In particolare, è la mancanza di questi due passaggi ad aver determinato la sospensione dell’emissione del parere del Consiglio di Stato. Infatti, la regolamentazione e l’analisi sono da sottoporre anticipatamente al vaglio del Dipartimento Affari Giuridici e Legislativi della Presidenza del Consiglio, a meno di non ottenere da quest’ultimo un’esenzione, prevista in certi casi dalla legge.

Tutto ciò implica che le Commissioni Aifa attualmente operative rimarranno al loro posto fino ad ulteriori 45 giorni in più a decorrere dal 1° novembre, data di cessazione precedentemente prevista. Resteranno al lavoro senza bisogno di specifici provvedimenti normativi, limitatamente alle funzioni ordinarie. Tuttavia, il 15 gennaio, data prevista di conclusione dell’iter (a meno di nuovi colpi di scena), potrebbero essere già stati nominati i nuovi organismi a guida dell’Agenzia e in particolare i nuovi componenti della Commissione Commissione Scientifica ed Economica destinata ad accorpare i “board” uscenti. In pratica, si rischia che per qualche settimana la “vecchia” AIFA conviva con la “nuova”.

Source: Sanità33