Costi in aumento per la produzione dei farmaci generici: i dati del Rapporto Nomisma

Il 15 novembre ha avuto luogo a Roma la presentazione dell’Osservatorio Nomisma sul “Sistema dei farmaci generici in Italia”. Il report analizza il momento difficile che stanno vivendo le aziende produttrici farmaci generici dovuto alla guerra in Ucraina e all’elevata inflazione che sta caratterizzando l’attuale momento economico.

Non è un caso che uno degli argomenti principali trattati dal Rapporto è stata la misurazione dell’impatto incrementale che i prezzi dei fattori produttivi e dell’energia hanno avuto sulla struttura dei costi delle imprese di farmaci equivalenti nel triennio 2019-2021, arrivando a fornire una stima dei costi per il 2022. 

Per poter realizzare l’analisi contenuta nel Rapporto, a partire da marzo 2022 sono state coinvolte 21 aziende associate ad Egualia, il 44% del totale in termini di numerosità e il 75% in termini di fatturato, cui è stato chiesto di indicare incidenza e incremento percentuale delle principali voci di costo (principi attivi; eccipienti; materiali di confezionamento; fonti energetiche; trasporto; costo del lavoro) nel triennio 2019-2021.

I risultati ottenuti dimostrano che a parità di merce prodotta e a parità di materiali e risorse utilizzate per la produzione, nel 2022 i costi totali di produzione dei medicinali generici in Italia sono cresciuti rispetto al 2021 del 21%, per una cifra pari a circa 937 milioni di euro. Il rialzo dei prezzi è stato continuo e trasversale per tutte le componenti durante il triennio, con un rincaro complessivo compreso tra il 31% e il 51%.

In particolare, il costo di principi attivi ed eccipienti risulta in crescita del 26,5%, quello dei trasporti del 100% (il prezzo di noleggio di un container ha subito un incremento del 131% tra il I semestre 2020 e il I semestre 2022), quello dell’energia del 300%. Questo dopo un triennio 2019-2021 nel corso del quale le aziende hanno dovuto assorbire importanti pressioni di prezzo lungo la catena di approvvigionamento. 

Fatto cento il costo di produzione, a pesare maggiormente è il costo dei materiali di confezionamento, che nel triennio fanno registrare un’incidenza intorno al 20% (un caso eclatante è quello dell’alluminio, arrivato a costare nel I semestre 2022 il 37% in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 60% rispetto al I semestre 2019), mentre principi attivi ed eccipienti rappresentano rispettivamente il 14% e il 10% circa del totale.

A complicare un quadro già sufficientemente complesso la conferma anche nel 2021 della correlazione inversa tra tasso di partecipazione delle imprese alle gare ospedaliere e anni intercorsi dalla scadenza brevettuale e quindi dall’ingresso in commercio del primo generico. La progressiva erosione dei prezzi e riduzione del livello di remuneratività limitano infatti drasticamente la partecipazione, mettendo pericolosamente a rischio l’accesso a farmaci di vecchia generazione ma ancora largamente e convenientemente utilizzati nella pratica clinica.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma