Federsalus: industria degli integratori si conferma in crescita

L’industria italiana degli integratori alimentari si conferma in buona salute e con reali prospettive di sviluppo, come certificato dalla quinta edizione della ricerca dedicata al settore ed intitolata  “La filiera italiana dell’integratore alimentare”. L’indagine è stata condotta dal Centro Studi FederSalus e ha visto la collaborazione di IQVIA: ciò ha permesso di espandere la base campionaria anche alle aziende non associate (per un totale di 143 interviste).

Il fatturato industriale 2018 delle aziende della filiera italiana degli integratori alimentari è stato pari a circa 3,7 miliardi di Euro, con la produzione realizzata principalmente da aziende di “conto terzi” e prevalentemente in Italia. L’occupazione nel settore si è attestata a circa 22.000 addetti, mentre gli investimenti sono cresciuti del 54%, con l’80% di questi ultimi rivolti in parte al marketing e alla comunicazione (28%), in parte alla ricerca e sviluppo (23%), in parte alla formazione (17%), ed infine a impianti e nuovi macchinari (12%). La maggior parte delle aziende segnala investimenti nel settore che si collocano nella fascia tra il 5 e il 10% del fatturato integratori.

Inoltre, all’indagine sono state allegate le analisi di Elite- Borsa Italiana e Intesa San Paolo che hanno condotto l’analisi di bilancio di un campione selezionato di 153 aziende specializzate nella produzione e commercializzazione di integratori alimentari. Da tale analisi è risultato che si è avuto un aumento degli investimenti negli ultimi 4 anni (2015-2018), passando da un valore medio di circa 400 milioni di euro nel 2015 ad uno di circa 600 milioni di euro nel 2018. 

Interessante il dato a fine 2019, con il settore degli integratori alimentari che ha raggiunto in Italia un valore di circa 3,6 miliardi di Euro (valore prezzo al pubblico), cresciuto del 3,6% a valore rispetto al 2018. Il farmacista e il medico si confermano dei punto di riferimento irrinunciabile per la filiera, in quanto nel 2019 ci sono state 28,6 milioni di prescrizioni mediche di integratori alimentari e la farmacia rimane il principale canale di vendita degli integratori che si confermano la seconda categoria dopo il farmaco su prescrizione.

Infine l’export: esso rappresenta una delle principali leve del fatturato industriale del settore poiché nel 2018 è stato pari a 735 milioni di euro ed ha inciso complessivamente per il 20,1% del fatturato. Nonostante ciò, vi sono ancora margini di crescita in quanto l’export del settore si colloca, in termini relativi, sotto il valore medio 2018 a livello Italia, pari al 32,1%. L’Italia ha scalato in poco tempo la classifica e, con una quota di mercato del 3,2%, si colloca a fine 2018 al 7° posto dei Paesi maggiori esportatori di integratori alimentari.

 

Dino Biselli

Source: Pharmastar