"I Cantieri per la sanità del futuro": Janssen e Censis al lavoro sul SSN dopo Covid

Janssen Italia e il Censis hanno avviato un progetto comune denominato "I Cantieri per la sanità del futuro" che ha come obiettivo quello di cogliere al meglio le opportunità per ridefinire il Servizio Sanitario Nazionale del futuro. In particolare, l'iniziativa si propone di individuare le azioni utili per dare risposte concrete alle esigenze degli italiani, sia nelle emergenze che nella situazione ordinaria partendo dall’analisi e dall’ascolto dei sistemi sanitari regionali: ciò per non sprecare l'occasione del momento che, dopo aver assistito nell'ultimo anno ad un aumento consistente dei finanziamenti per la sanità (+5,6 miliardi di euro), vedrà la prossima disponibilità di nuove risorse dedicate alla salute attraverso il Next Generation EU.

Il progetto è stato presentato con una web conference sul canale Ansa che si è tenuto lo scorso 8 aprile, alla quale hanno partecipato Massimo Scaccabarozzi, presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia, Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis, Pier Luigi Lopalco, Assessore alla Sanità Regione Puglia e Enrico Coscioni, Presidente Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), è stata l'occasione per presentare i risultati di una ricerca che ha voluto misurare l’opinione dei cittadini relativa all’organizzazione e alle potenzialità sanità dopo la pandemia.

Secondo lo studio del Censis, oltre il 40% degli italiani non crede che la sanità della propria regione sarebbe pronta ad affrontare nuove eventuali emergenze. La quasi totalità della popolazione (93,2%) ritiene prioritario che siano investite maggiori risorse nella sanità e nel personale dedicato. Il 91,7% dei cittadini ritiene che bisognerebbe dare un forte impulso alle attività di prevenzione dai virus come dalle patologie; inoltre, quasi l’unanimità (94%) chiede il potenziamento della sanità di territorio.

Aspetto che secondo i cittadini non potrà mancare nella sanità del futuro è il digitale, con il 70,3% del campione che ritiene necessario un maggior ricorso a telemedicina e soluzioni digitali per controlli, diagnosi e cure a distanza.

Infine, la ricerca del Censis pone sotto riflettori il problema della sanità “sospesa”: nel 2020, rispetto all’anno precedente, ci sono stati 46 milioni di visite specialistiche e accertamenti diagnostici in meno (-31%), 700 mila ricoveri di medicina interna in meno (-70%) e 3 milioni di screening oncologici in meno (-55%). Tale mole di esami ed interventi non effettuati dovranno essere recuperati, ma già gli effetti di queste interruzioni si faranno sentire presto sul SSN in termini di maggiori interventi e una maggiore mortalità.

 

Dino Biselli

 

I cantieri per la sanità del futuro from Agenzia ANSA on Vimeo.

 

 

Source: ANSA