I giovani e i farmaci: dati dalla ricerca di IOEquivalgo Scuola

Sono molto interessati i dati che emergono dal sondaggio realizzato in occasione del progetto IOEquivalgo Scuola, iniziativa promossa da Cittadinanzattiva, con il supporto non condizionato di Egualia, pensato per sensibilizzare i più giovani sugli stili di vita e sul corretto uso dei farmaci. 

L’iniziativa è stata realizzata con il patrocinio dell’Aifa, in collaborazione con Miur, Adi (Associazione italiana dietetica e nutrizione clinica), Amsi (Associazione medici di origine straniera in italia), Federfarma (Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia), Fimmg (Federazione medici di medicina generale), Fnomceo (Federazione nazionale ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri), Fnopi (Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche), Fofi (Federazioni ordini farmacisti italiani), Sif (Società italiana farmacologia), Spi Cgil (Sindacato pensionati italiani), Uisp (Unione sport per tutti) e Uniti per unire (Movimento Internazionale transculturale e interprofessionale), con Farmadati Italia partner tecnico dell’iniziativa, e ha coinvolto 400 studenti di istituti secondari di II grado di Piemonte, Lazio, Umbria e Campania.

I risultati della ricerca mostrano che il 43% dei ragazzi tra i 14 ei 18 anni conosce la corretta definizione di farmaco, il 46,3% lo confonde con un integratore, mentre il 10,6%, considera farmaco anche le tisane.  Il 27% non sa che un farmaco è composto da un principio attivo e da uno o più eccipienti, mentre il 18,9% non è a conoscenza che l’azione di un farmaco dipende proprio dal principio attivo. Inoltre, il 74,8% degli studenti conosce i farmaci da banco, mentre il 56,2% ha sentito parlare di equivalenti. 

In relazione ai comportamenti, il 26,8% getta via subito il foglietto illustrativo,e tra quelli che non lo buttano il 30,5% non legge le istruzioni. Inoltre, il 92% è attento almeno alla data di scadenza, e oltre il 90% ha utilizzato almeno un farmaco negli ultimi 12 mesi. 

Il motivo più ricorrente di utilizzo dei farmaci è il mal di testa (55,4%), seguito dalla cura di malattie infettive (52,4%), altri dolori (45,2%) e febbre (37%). I farmaci sono stati utilizzati su indicazione del medico di medicina generale (per il 57,7%), di un genitore-familiare (55,1%), dello specialista (21,7%) e del farmacista (18,5%). Ma uno studente su due ha assunto almeno una volta un farmaco senza consultare il medico o il farmacista. A questo si aggiunge che più di uno su quattro (27,8%) ha interrotto prima del dovuto l’assunzione dei farmaci prescritti.

 

Dino Biselli

Source: Fortune Health Italia