Le prospettive dell’approccio Lean Organization in sanità

La crisi sanitaria innescata da Covid-19 sta ponendo il tema sul ricorso alla Lean Organization anche in ambito sanità e un quadro d’insieme di questo aspetto è stato offerto dal professor Angelo Rosa, Direttore Laboratorio Lean & Value Based Management in Healthcare dell’Università LUM in una sua recente intervista.

Il professor Rosa specifica che il metodo della Lean Organization ha come presupposto l’eliminazione degli sprechi attraverso la mappatura dei flussi allo scopo di efficientare i servizi erogati. Si tratta di un approccio manageriale che include metodi, procedure e strumenti dedicati alla comprensione di ciò che il paziente ritiene importante e che consente di riorientare i processi organizzativi per far sì che si raggiungano le migliori performance di valore.

Analizzando in profondità il modello Lean in ambito sanitario, si approda al modello Value Based Healthcare (VBHC) che intende superare i limiti della Lean ed offre indicazioni per la definizione di policy di gestione dei provider sanitari a livello macro. Il VBHC è quindi un approccio che, oltre a ribadire la dovuta attenzione ai processi interni, prevede la definizione e l’implementazione di componenti strategiche per il governo della riorganizzazione del sistema sanitario.

Il VBHC individua nel valore per il paziente l’elemento su cui basare le politiche di riorganizzazione del sistema sanitario, ma amplia e definisce in maniera più approfondita il concetto già espresso dalla Lean scomponendo lo stesso in tre principali elementi (“tier”): outcome clinico, funzionalità e sostenibilità della cura, includendo tra l’altro l’elemento di costo del percorso di cura.

La pandemia ha fatto drammaticamente emergere le falle del sistema sanitario nazionale, che oggi è sottoposto a due grandi pressioni: assicurare gli obiettivi assistenziali attraverso l’equità di accesso ai servizi e l’incremento della sicurezza e della qualità delle cure, e ottimizzare l’utilizzo delle risorse attraverso il raggiungimento di elevati livelli di efficienza.

Una delle risposte più efficaci per rispondere a tali sfide è l’adozione dei modelli di rete: in Italia, ad esempio, il DM 70 del 2 aprile 2015 (dal titolo “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”) ha individuato nell’Hub & Spoke il principale modello di rete di riferimento per gli ospedali, con le Regioni che godono di ampia autonomia sulle strategie e modalità operative di implementazione. Infatti, non esiste una soluzione univoca per le reti integrate di cura e assistenza, in quanto le differenze organizzative, gestionali e strutturali esistono sia tra modelli diversi sia all’interno dello stesso modello come nel caso dell’Hub & Spoke.

 

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Dino Biselli

Source: Policy and Procurement in Healthcare