
Nonostante il dibattito sull’innovazione in sanità tenda a concentrarsi su tecnologie avanzate come la robotica, la diagnostica basata sull’intelligenza artificiale e la medicina personalizzata, la realtà in molte aree dell’Europa centrale, orientale e meridionale è caratterizzata da ospedali che operano con sistemi obsoleti e una capacità tecnica insufficiente per adottare anche strumenti digitali consolidati. Come osserva Filipa Fixe, Direttrice di KPMG Healthcare in Portogallo, “attualmente abbiamo più potenza nei nostri smartphone che negli ospedali”, evidenziando il divario tecnologico che ostacola il progresso nella sanità.
Durante i Morning Health Talks 2024, organizzati da EIT Health InnoStars e coinvolgendo professionisti, start-up, ricercatori, autorità pubbliche e investitori, si sono delineati alcuni ostacoli chiave. Tra questi, la mancanza di infrastrutture IT di base nelle strutture sanitarie, la frammentazione dei dati sanitari con difficoltà di accesso, l’applicazione di regolamenti obsoleti e una mentalità conservatrice che resiste al cambiamento. Le difficoltà nel reperire dati reali, essenziali per testare soluzioni innovative, sono ulteriormente aggravate da processi burocratici complessi e dalla scarsa partecipazione dei pazienti, cui non viene sempre permesso di contribuire attivamente sin dalle fasi iniziali. Come ha spiegato Joana Carrilho dell’Università di Porto, le soluzioni tecnologiche devono essere user-friendly e basate su esigenze concrete, mentre Ana Correia de Barros del Fraunhofer Portugal ha suggerito di vedere l’open innovation anche come strumento per riparare ciò che non funziona. Anche l’approccio ai pazienti è cruciale: la Dr.ssa Suja Somanadhan del University College Dublin ha ribadito come il coinvolgimento attivo degli utenti finali sia fondamentale per garantire che l’innovazione risponda ai bisogni reali.
Nonostante questi ostacoli, esempi virtuosi esistono e offrono prospettive di miglioramento. In Portogallo, il Comune di Porto ha sviluppato un modello di innovazione basato sul supporto indiretto alle start-up, utilizzando incubatori, organizzando eventi “first buyer” e coinvolgendo attivamente i cittadini per identificare bisogni insoddisfatti. Tale approccio ha portato alla creazione di un ecosistema con oltre 800 start-up e scale-up, costituendo un modello replicabile a livello nazionale. In Lituania, la State Data Agency, operante dal 2022, ha semplificato l’accesso ai dati sanitari per start-up e ricercatori, curando l’anonimizzazione dei dati sensibili e garantendo la conformità legale. Parallelamente, il progetto datapilot.lt, avviato nel 2023 dall’EIT Health Hub di Kaunas, crea una rete tra ospedali, esperti legali, autorità e start-up, offrendo un esempio pratico per un sistema più fluido di condivisione dei dati.
Con l’avvicinarsi dell’edizione 2025 dei Morning Health Talks, il messaggio è che la collaborazione diventa indispensabile per superare le sfide della trasformazione digitale nel settore sanitario. Nessuna istituzione, sia essa un ospedale, una start-up o un ente pubblico, può affrontare da sola un’area così complessa e trasversale. Monika Toth, Direttrice del programma EIT Health InnoStars RIS, ha chiarito che l’integrazione dei sistemi, l’aggiornamento delle normative e il coinvolgimento diretto dei pazienti sono imprescindibili per il progresso. Il primo evento italiano, dedicato a “The Role of Data in Life Sciences Research: Insights and Perspectives” e incentrato sulle opportunità e le sfide relative all’uso secondario dei dati e allo European Health Data Space, si terrà a Trieste il 16 aprile 2025 alle ore 9.30. L’iniziativa, promossa dal Polo Tecnologico Alto Adriatico – Cluster Scienze della Vita FVG, prevede la partecipazione anche in modalità online, previa registrazione sul sito dedicato.
EIT Health, in collaborazione con l’European Institute of Innovation and Technology e nell’ambito del programma Horizon Europe, rappresenta uno dei più grandi ecosistemi d’innovazione in Europa. Con una rete che conta circa 120 partner e grazie al coinvolgimento dei cluster InnoStars e del programma di innovazione regionale EIT RIS – che abbraccia Paesi come Italia, Ungheria, Portogallo, Polonia e altri – l’obiettivo è quello di colmare il divario tra regioni leader in termini di innovazione e quelle che stanno ancora progredendo, promuovendo imprenditorialità, formazione, ricerca e il lancio di soluzioni sanitarie innovative che possano contribuire a una vita più sana per i cittadini europei.
La Redazione
Source: EITHEALTH