Rapporto di Eurispes sul mercato occulto dei farmaci contraffatti

La contraffazione di farmaci nel campo della life science è oggi un fenomeno ampiamente sottovalutato. Infatti, si stima che il mercato dei farmaci contraffatti abbia un valore doppio rispetto a quello degli stupefacenti, con un giro di affari che già nel 2010 era pari a circa 200 miliardi di dollari. 

Il 35° Rapporto Italia di Eurispes, condotto nell'ambito dell'Osservatorio Salute, Legalità e Previdenza in collaborazione con Enpam, cerca di sanare questa situazione, condividendo dati significativi sul panorama dei mercati illeciti riguardanti i prodotti farmacologici, soprattutto per quelli venduti online.

L'espansione rapida di Internet ha creato un terreno fertile per la diffusione di prodotti illegali. Durante il picco della pandemia, dispositivi medici contraffatti come mascherine, farmaci, integratori e persino vaccini falsi sono riusciti. 

Oltre alle conseguenze economiche, la contraffazione di farmaci rappresenta un grave rischio per la salute. Secondo le indagini dell'OMS, solo l'1% dei farmaci venduti illegalmente ha la composizione originale. L'Asia è la principale fonte di farmaci e prodotti per la salute contraffatti, con la Cina, Singapore, Hong Kong e l'India in ruoli di rilievo.

L'esternalizzazione della produzione da parte delle grandi aziende farmaceutiche ha permesso a questi Paesi di modernizzare le proprie industrie, creando un ambiente favorevole all'infiltrazione di prodotti illegali a causa di controlli meno rigorosi. 

Secondo le agenzie OCSE ed Euipo, tra il 2017 e il 2019, il 72% dei sequestri totali di farmaci contraffatti nell'Unione Europea riguardava prodotti venduti online. Nel caso degli strumenti e dei dispositivi medici, questa percentuale sale al 71%, mentre per i prodotti di cosmesi raggiunge il 75%.

 

Dino Biselli

Source: PharmaKronos