E’ uno dei grandi protagonisti dell’Esmo 2019, il Congresso Europeo di Oncologia di Barcellona che termina oggi: si tratta del farmaco antitumorale larotrectinib e i suoi risultati di efficacia sono stati definiti “eccezionali”: una riduzione del 30% della massa tumorale nel 79% dei pazienti (il panel di valutazione era composto di 153 pazienti) e nel 75% di pazienti con metastasi cerebrali; il tutto con una sopravvivenza media superiore ai 3 anni.
Il farmaco ha come target i tumori solidi in stadio avanzato o metastatico nei pazienti adulti e pediatrici per i quali l'intervento chirurgico sarebbe troppo rischioso e che presentano una particolare alterazione genica definita fusione genica di Ntrk, comune alle cellule cancerose di molte neoplasie. Proprio perché il farmaco agisce su questa alterazione, ad oggi è in grado di colpire 29 diversi di tumore, anche se si spera di aumentare tale numero se tale alterazione dovesse essere riscontrata in altri tipi di tumore.
Grazie alle sue caratteristiche, il farmaco è stato il primo del suo genere ad aver ottenuto, pochi giorni fa, il via libera della Commissione Ue per la commercializzazione in Europa, anche se la vera sfida è individuare tutti i pazienti per i quali le opzioni terapeutiche sono limitate, ma che hanno l'alterazione genica Ntrk. Tuttavia, poiché molti di questi pazienti sono nascosti, perché ignari di avere tale alterazione, è assolutamente fondamentale estendere un test immunoistochimico che, con costi ridotti, può fornire una prima indicazione sulla possibilità o meno di accedere a questo trattamento.
Dino Biselli
Photo by alwajasm from FreeImages
Source: La Repubblica