L’Istat segnala una situazione sempre più preoccupante a livello demografico a causa del continua diminuzione del numero annuale di nuovi nati: già nel 2019 le nuove nascite registrate a livello nazionale sono state 420 mila, il un minimo mai raggiunto in oltre 150 anni di Unità Nazionale. Ma secondo i modelli di scenario applicati dall’Istituto di Statistica, tale cifra nel 2020 potrebbe precipitare verso un nuovo minimo, attestandosi a fine anno a 408 mila nascite.
Ancora più preoccupante potrebbe essere la situazione nel 2021, con una cifra di nuovi nati che potrebbe scendere sotto la soglia dei 400 mila annuali, attestandosi a 393 mila. Di contro, i decessi sono passati da poco più di 593 mila nel 2011 a poco più di 32 634 mila nel 2019, con i primi cinque mesi del 2020, caratterizzati dall’impatto della prima ondata di pandemia, che registrano un incremento del 13,5% rispetto agli stessi mesi del 2019.
Attraverso l’elaborazione di uno scenario mediano, Istat stima che la popolazione residente in Italia nel 2045 dovrebbe essere pari a circa 58,7 milioni, per scendere poi a circa 53,8 milioni nel 2065. Inoltre, le valutazioni a più breve termine potrebbero subire ulteriori condizionamenti dall’attuale crisi sanitaria ed economica non solo dal lato del numero decessi, ma anche sulla frequenza annua di nati.
Dino Biselli
Source: Quotidianosanita.it