L’avviso pubblicato il 24 ottobre dal ministero della Salute con il quale si è dato avvio al processo di sostituzione dell’attuale dg Luca Li Bassi a partire dal prossimo 9 dicembre, ha dato l’opportunità alla Fondazione GIMBE guidata da Nino Cartabellotta di rendere note e rivedere le regole sul funzionamento e l’organizzazione dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), a partire dai criteri di nomina del direttore generale che vanno resi più trasparenti.
“A fronte dell’enorme complessità dell’Aifa, i requisiti richiesti per ricoprirne il ruolo di direttore generale sono troppo generici e non è mai stato definito un profilo di competenze specifiche”. Infatti, l’articolo 10 del DM 245/2004 indica criteri talmente minimalisti da lasciare massima discrezionalità nella scelta: diploma di laurea specialistica e, molto genericamente, “qualificata e documentata competenza ed esperienza sia sul piano tecnico-scientifico nel settore dei farmaci, sia in materia gestionale e manageriale”. Da qui la necessità di adottare delle procedure più trasparenti soprattutto per la nomina di una figura dirigenziale decisiva nella determinazione della politica sanitaria nazionale.
Dino Biselli
Source: Aboutpharma