
Attraverso l’analisi di 24 indicatori, l’Istat ha elaborato una classifica sulla “salute” delle regioni italiane dove, una volta di più, viene evidenziata la spaccatura del paese: infatti i cittadini delle regioni del Centro-Nord, a parte alcune criticità, godono di una buona salute, mentre quelli del Centro-Sud, hanno una maggior tendenza ad essere soggetti a una o più malattie croniche. Gli indicatori presi in considerazione dall’Istituto Nazionale di Statistica fanno riferimento al tasso di diffusione di alcuni comportamenti a rischio, a tassi di mortalità e dimissione ospedaliera per determinate patologie o condizioni, e a tassi di sopravvivenza.
L’area più in salute d’Italia è il Nord-Est (Veneto e Trentino Alto Adige), mentre quelle che presentano la maggiore fragilità sono la Valle D’Aosta, in particolare per l’elevato tasso di mortalità per tumore negli adulti, e la Campania, classificata come regione in precarie condizioni di salute a causa della più alta frequenza di comportamenti a rischio e dalla presenza di patologie correlate e dai più bassi livelli di sopravvivenza in buona salute.
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Dino Biselli
Immagine di Istat
Source: Quotidianosanità