Il Ministro Speranza vuole riformare la governance farmaceutica

La riforma della governance farmaceutica italiana era un tema caldo già da molto tempo prima che il Sars-Cov2 si diffondesse fra la popolazione umana, ed a seguito della pandemia di Covid-19 e dei suoi effetti a livello economico e produttivo, pare sia arrivato veramente il momento di dover affrontare concretamente questo dossier.

Almeno questa sembra l’intenzione che traspare dalle parole pronunciate dal ministro della Salute Roberto Speranza durante il suo intervento a margine dell’evento organizzato da Janssen Italia nel suo stabilimento di Latina per annunciare un cospicuo investimento per il suo potenziamento.

L’Italia ha una capacità straordinaria in termini di produzione dei farmaci. Siamo orgogliosi di questo asset che riteniamo strategico. Dobbiamo rendere il nostro Paese più attrattivo. Nei prossimi anni, come ci dice anche Farmindustria, ci saranno a livello mondiale oltre mille miliardi di investimenti in questo settore. Penso che dobbiamo attrezzare il nostro Paese ad esser attrattivo rispetto a questi investimenti. Significa fare cose concrete, provare anche a mettere mano ad alcune distorsioni

In particolare, la volontà sembra essere quella di voler superare sia il meccanismo che regola i tetti di spesa farmaceutica sia la “questione” payback, il ripiano degli sforamenti dei tetti di spesa a carico dell’industria, fonte di molti contenziosi in questi ultimi anni. 

Si attende quindi un primo segnale concreto a partire dalla prossima Legge di Bilancio, anche se già nell’ultimo Documento di economia e finanza (Def), all’interno del Programma nazionale di riforme (Pnr), il Governo aveva provveduto ad inserire un riferimento “all’avvio di una riflessione sui tetti di spesa farmaceutica per una sua possibile rimodulazione”. 

Il tema dovrà comunque essere necessariamente affrontato nella determinazione del Patto per la salute 2019-2021, che prende spunto sulla scia del documento del 2018 sulla governance farmaceutica elaborato al tempo del primo Governo Conte.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma