Si rimette in moto il cantiere della riforma di AIFA

Era nell’aria da mesi, ma questa volta, dopo le elezioni politiche e la nomina di un nuovo governo politico, la riforma di AIFA sembra essere ormai all’ordine del giorno.

La nuova miccia è stata accesa da due emendamenti identici al Decreto potenziamento Nato e Ssn Calabria presentati dai capigruppo di FdI e FI in Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro del Senato. In essi è prevista l’eliminazione della figura del Direttore Generale, e il potenziamento del ruolo del Presidente che diventerebbe il rappresentante legale dell'Agenzia. Esso sarà affiancato da un direttore amministrativo e da un direttore tecnico-scientifico, due figure istituite dalla riforma dell'ex ministra della Salute Giulia Grillo nel 2019 ma ancora oggi non ancora nominate.

La Commissione consultiva tecnico-scientifica (CTS) e il Comitato prezzi e rimborso (CPR) verrebbero soppresse, con le relative funzioni attribuite ad una nuova commissione unica denominata Commissione Scientifica ed Economica del Farmaco (CSE).

La nuova commissione unica sarà formata da dieci componenti da nominare secondo criteri e modalità previste da un decreto che dovrà essere adottato entro 60 giorni dall'approvazione della legge. In ogni caso, la commissione non potrebbe entrare in carica prima del prossimo 1° marzo 2023 dal momento che si dovrà attendere la scadenza della proroga della Commissione consultiva tecnico-scientifica  e del Comitato prezzi e rimborso già fissata al 28 febbraio 2023.

Sempre con lo stesso decreto verranno disciplinate anche le funzioni del Presidente dell'Aifa e quelle del direttore amministrativo e del direttore tecnico-scientifico che al momento si limitano al monitoraggio sulla carenza di farmaci.

 

La Redazione

Source: Quotidianosanità.it