Immagini e 10 minuti: la visita ideale degli ISF USA

A livello sanitario e farmaceutico gli USA sono un mondo profondamente diverso dai sistemi europei in generale e dalla realtà italiana in particolare. Pertanto, eventuali tendenze che vengono sottolineate come di successo oltre Atlantico, qui da noi rischiamo di non ottenere lo stesso consenso. Tuttavia è sempre interessante capire cosa succede in un  sistema articolato come quello degli Stati Uniti poiché può succedere che determinati approcci su determinati aspetti possano comunque essere adottati dagli operatori di altri paesi.

La più recente indicazione che proviene dagli USA nel campo dell’informazione scientifica, per la presentazione ai medici dei farmaci oncologici, punta sul potere dell’immagine e sull’aspetto visivo in generale. Questo è ciò che risulta da uno studio sulle promozioni oncologiche di 120 brand negli ultimi cinque anni negli USA condotto da ZoomRx, società di consulenza sanitaria che ha fra i suoi clienti MSD, Janssen, Genentech e Amgen.

Dall’indagine risulta che la maggior parte degli oncologi ha definito di grande impatto le informazioni veicolate attraverso la multimedialità, con particolare attenzione al visual, senza dimenticare l’impiego di una grafica accattivante soprattutto attraverso il ricorso a grafici. Altra indicazione è quella di ridurre il tempo dedicato ai colloqui con i medici, stimando il tempo ideale di visita in una media di 10 minuti.

La raccolta dei dati avviene attraverso la registrazione dei colloqui degli operatori sanitari oncologici (HCP) con i rappresentanti di vendita farmaceutica (gli ISF americani, anche se i ruoli differiscono notevolmente), tenendo traccia dell’esito della visita e degli argomenti trattati. Dopo due settimane, ZoomRx attua una fase di recall presso gli stessi operatori chiedendo loro cosa ricordano dell’incontro con gli informatori scientifici.

 

Dino Biselli

Source: Daily Health Industry