
Interessante articolo pubblicato sul sito MedReps.com a firma di Karyn Mullins con il quale si constata che la figura professionale dell’informatore scientifico del farmaco è oggi costretta ad adeguare le proprie modalità di gestione della relazione con il medico adottando le nuove soluzioni digitali disponibili in modo più massivo rispetto a quanto accadeva prima della diffusione della pandemia di Covid-19.
L’articolo, prendendo in considerazione i dati dell’Accenture’s Healthcare Provider Survey, parte dalla constatazione che la pandemia ha costretto molti medici e operatori sanitari (anche su richiesta dei pazienti) a fare ricorso a soluzioni come la televisita, il teleconsulto e il telemonitoraggio. Accanto a tali tendenze, sia i pazienti che i medici hanno manifestato una certa approvazione nei metodi di autosomministrazione.
Ciò cosa comporta per l’informatore scientifico del farmaco? In prima battuta si constata che il medico e l’operatore sanitario passano una parte sempre più rilevante del loro tempo online ricevendo di persona un numero minore di persone. Pertanto anche il rapporto medico-isf sarà sempre più in modalità remota, ma accanto al come gestire una relazione, sta cambiando anche il “contenuto” che caratterizza questo rapporto.
In primo luogo, continuando a proporre informazione ed innovazione ai medici e agli operatori sanitari, i quali hanno più volte manifestato questa esigenza soprattutto durante i lockdown adottati per arginare la diffusione dell’infezione di Covid-19: ad esempio rendendo più semplice la condivisione delle novità, aiutandoli a contestualizzare meglio il posizionamento del proprio prodotto, oppure ancora mettendo in luce i punti di forza del trattamento personalizzato proposto.
In secondo luogo, offrendo formazione diretta non solo al medico ma anche al paziente, non solamente in relazione al prodotto, ma a tutta la serie di servizi ad esso collegati (supporto, esiti, ecc...). In terzo luogo, essere sempre consapevoli che, anche se mediata dalla tecnologia, la relazione che si instaura ha delle persone come protagoniste: ciò significa tener conto della difficoltà del momento che si sta affrontando, e cercare in sostanza di costruire una vera e propria partnership con il proprio interlocutore (così da tenere in considerazione le numerose esigenze del medico e/o dell’operatore sanitario) piuttosto che mirare alla mera promozione del prodotto.
Avvertenza: l’articolo è stato scritto in riferimento alla figura del Sales Representative americano, che come noto ha profonde differenze rispetto alla tipica professionalità dell’informatore scientifico del farmaco italiano. Detto ciò, alcune delle indicazioni riportate sono assolutamente condivisibili anche per quest’ultimo.
Dino Biselli
Source: MedReps.com