Nella giornata di ieri è incominciata la IX edizione della Scuola Farmindustria, l’appuntamento strutturato in due sessioni giornaliere dedicato a tutti coloro che sono assunti presso le aziende associate. Anche dopo la fine della pandemia, l’obiettivo dell’iniziativa è rimasto immutato: far conoscere meglio e sempre di più i diversi aspetti che caratterizzano l’industria farmaceutica.
I partecipanti di quest’anno sono oltre 400 e portano a 3 mila il numero complessivo delle 9 edizioni. Le risorse umane rappresentano un punto di forza del settore e tra i principali elementi di attrazione degli investimenti. Infatti, tra il 2017 e il 2022 si è registrato un aumento dell’occupazione del 9%, con picchi del 16% per i giovani e del 13% per le donne.
La prima giornata è stata dedicata alla descrizione dell’attività dell’Associazione con i suoi diversi Gruppi Strategici (Ricerca, Produzione di Valore, Accesso e Valore, Lavoro e Sostenibilità, Digital e Connected Care) e la struttura. Questa seconda giornata, invece, affronta il tema della strategia farmaceutica della Commissione Europea. Dalla revisione della legislazione al regolamento sulla valutazione dell’Health Technology Assesment. Dalle nuove regolamentazioni sull’impatto ambientale allo European Health Data Space.
Oltre a queste, saranno approfondite altre numerose tematiche: il processo legislativo e il dialogo con le istituzioni; il sistema di proprietà intellettuale, di data protection e di market exclusivity; la trasformazione del lavoro e gli impatti su organizzazione, profili professionali e politiche di Welfare di settore; media e social media.
Tra i relatori, oltre al Presidente e al Direttore Generale, vi sono esponenti delle aziende e i tecnici di Farmindustria.
“Formazione, competenze, partnership, network: sono gli elementi chiave per cogliere le opportunità innovative che la grande trasformazione tecnologica e digitale mette a disposizione. Nella farmaceutica viviamo un’epoca di accelerazione sia quantitativa, con 20.000 nuovi farmaci in sviluppo e 1.600 miliardi di investimenti in R&S previsti nel mondo tra il 2023 e il 2028, sia qualitativa, con cure sempre più mirate e personalizzate che richiedono competenze nuove e multidisciplinari, strategiche al pari delle materie prime. La Scuola Farmindustria in tal senso vuole essere un servizio per le Aziende, apprezzato dai partecipanti in questi anni”. - Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.
Dino Biselli
Source: Farmindustria