Gli IFS e il CRM: l’importanza dei primi per il secondo

Uno degli strumenti oggi assolutamente necessari per poter gestire e supportare le attività che rientrano nei compiti dell'informazione medico scientifica è sicuramente il software CRM. Il mercato dei CRM in ambito farmaceutico offre una gamma di prodotti molto ampia che è in grado sia di coprire le necessità di praticamente tutte le tipologie di aziende che ne fanno parte, sia di supportare le differenti strategie adottate nella gestione del contatto fra ISF e medici.

Tuttavia, esistono degli aspetti critici, da tenere in debito conto quando si decide di ricorrere al supporto di un CRM. Il principale è che il CRM è un processo, come ben indicato dalla espressione estesa del suo acronimo (Customer Relationship Management), e non un software: il tool informatico, nella sua funzione di supporto, deve quindi facilitare l’esecuzione di un processo e non è un processo in sé. 

Pertanto, prima di procedere all’acquisto (o alla sottoscrizione di licenze) di un software CRM, l’azienda deve “conoscere sé stessa” e analizzare se i suoi processi di informazione scientifica sono effettivamente efficienti ed efficaci. E’ il processo il vero artefice del funzionamento o meno della strategia di informazione scientifica ed è quindi necessario che sia costantemente monitorato, analizzato, e, se necessario adeguato alle mutate esigenze del contesto medico e normativo. Il software CRM non serve quindi a “tappare” le falle del flusso di processo, bensì a facilitare la sua esecuzione.

L’informatore in questa percorso è un elemento chiave in quanto è il motore che dà l’avvio al processo di Customer Relationship Management attraverso il contatto con i medici, l’inserimento dei dati a sistema e le necessarie operazioni di follow-up. In quanto all’inizio dell’intero processo, l’informatore scientifico del farmaco deve essere sicuramente formato all’utilizzo dei software che sarà adottato per gestire la relazione strutturata con i medici, ma la tempo stesso ascoltati e consultati per capire come far adattare il software al processo ed eventualmente apportare modifiche ed innovazioni allo standard seguito fino a quel momento. Appare chiaro, quindi, che in questo quadro l’apporto degli informatori scientifici del farmaco è assolutamente fondamentale, nonostante ciò venga spesso ignorato.

 

Dino Biselli

Source: Dino Biselli