Il segretario nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (Fimmg), Silvestro Scotti, ha denunciato il fatto che alle aziende farmaceutiche non è consentito effettuare delle attività di informazione scientifica del farmaco sui farmaci che determinate categorie di medici non possono prescrivere: ciò significa che i MMG non hanno informazioni, in alcuni casi fondamentali, da trasmettere ai pazienti su possibili trattamenti per COVID-19 che possono essere disponibili solo in ambito ospedaliero.
Attualmente l'informazione su farmaci che non sono nella disponibilità del medico di famiglia è lasciata alla libera iniziativa e alla buona volontà del medico che le ricerca in modo autonomo. Tale situazione non riguarda solo COVID-19 ma è dovuta ad una norma che non consente ai medici di avere abbastanza dati anche sui farmaci usati per patologie come quelle oncologiche o per i piani terapeutici relativi a diabete o Bpco. Tale limite fa sì che il medico di famiglia non possa nemmeno essere di supporto al paziente per eventuali effetti avversi.
Dino Biselli
Source: PahrmaKronos
