Il New Normal dell’informazione scientifica del farmaco

Continuano a succedersi le analisi su come una delle funzioni strategiche del marketing farmaceutico: l’informazione scientifica del farmaco, si sta adattando ed evolvendo in ragione della diffusione della pandemia di Covid-19. Un interessante contributo a riguardo è stato reso disponibile da un webinar organizzato da AboutAcademy dal titolo “L’informazione scien­tifica nel New normal”, realizzato lo scorso 7 ottobre in collaborazione con Syneos health.

Il periodo di lockdown ha sconvolto schemi di relazione di informazione scientifica del farmaco consolidati nel tempo basati quasi esclusivamente su contatti face-to-face. Nei mesi di blocco forzato però, l’informazione scientifica dei far­maci è stata realizzata principalmente tramite email e seminari online, e ciò ha iniziato a prefigurare un futuro dai basato su un modello ibrido, capace di integrare relazioni face-to-face e virtuali al tempo stesso. Per metter in atto il cambiamento servirà, oltre al ruolo della tecnologia, il con­tributo di tutti principali attori coinvolti nel processo: medici, isf e aziende farmaceutiche.

I principali punti emersi dal webinar sono stati i seguenti:

  • la relazione fra medici e isf deve essere empatica, e questo significa che gli informatori scientifici del farmaco devono essere in grado di capire lo stato d’animo del medico e adeguare l’in­formazione di conseguenza;
  • L’informazione deve essere concreta: poche informazioni chiare e documentate e meno effetti speciali a livello visivo e di creatività;
  • Dopo una prima fase di blackout, le aziende farmaceutiche hanno rimodulato la comunicazione ed hanno iniziato a sfruttare i principali canali virtuali come email e soprat­tutto webinar. Occorre proseguire su questa strada, in modo che le realtà che in questa prima fase non sono state in grado di acquisire esperienza a riguardo abbiano il tempo di strutturarsi in tal senso;
  • il lancio di un prodotto senza l’informazione scientifica del farmaco dal vivo non è realizzabile, ma la comunicazione da remoto può essere un mezzo integrativo nel momento in cui l’informatore sia in grado di selezionare e segmentare gli argomenti da trasmettere al medico (bom­bardare i medici di informazioni può rivelarsi un boomerang);
  • i medici si attendono un’allean­za virtuosa con gli informatori che sia in grado di apportare vantaggi reciproci. Tuttavia, i clinici ritengono il rappor­to umano sia insostituibile in quanto la relazione è alla base di tutto;
  • nel prossimo futuro si affermerà un mo­dello di informatore scientifico del farmaco ibrido, un professionista capace di effettuare visite face-to-face, supportandole con mail dedicate, ma che al tempo stesso sia in grado di tessere relazioni anche per via remota.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma