L’innovazione digitale come fattore di supporto alla produttività degli ISF

Fra i 40 e i 45 miliardi di dollari destinati alla digitalizzazione dei propri processi. E’ questa la stima dell’ammontare della spesa che in un suo report ABI Research prevede sia realizzata dall’industria farmaceutica da qui al 2030.

In particolare, molte delle industria del farmaco concentreranno i loro investimenti in digitalizzazione nel miglioramento della gestione dei dati, all'automatizzazione dei processi di produzione, nell’incremento delle attività di ricerca e sviluppo, nell’ottimizzazione della comunicazione tra i dipartimenti,e in generale nell’efficientamento dei processi decisionali.

Tra i processi maggiormente coinvolti in questa implementazione di soluzioni e tecnologie d’avanguardia, vi sono anche quelli che permettono l’organizzazione e il coordinamento delle attività degli informatori scientifici del farmaco. Tutto ciò grazie all’ausilio di Crm e piattaforme online, con le quali molte aziende non solo sono riuscite a migliorare le performance attraverso la riduzione dei tempi e dei carichi di lavoro, ma anche a massimizzare i profitti tramite l’analisi strategica di dati utili per la pianificazione di azioni commerciali mirate.

Infatti, in questo ambito le soluzioni digitali sono molteplici, e attraverso di esse le operazioni legate alla catena comunicativa di reportistica delle visite degli informatori scientifici hanno avuto un incremento della produttività pari al 57%. Tale risultato è stato possibile grazie al risparmio di tempo in attività di rendicontazione. Tempo che si è potuto quindi investire in attività produttive. Ma non solo: grazie all’automatizzazione dei processi l’errore umano nella rendicontazione e lo smarrimento di documenti e file si sono ridotti del 95%.

Inoltre, oltre alla gestione delle attività quotidiane, queste piattaforme online consentono di monitorare le attività dei medici e di identificare i loro bisogni. Attraverso l’analisi delle preferenze dei medici, infatti, si possono individuare quelle aree geografiche con maggiore potenziale. Ciò favorisce la semplificazione delle operazioni di monitoring ed una maggior pianificazione strategica relativamente alla gestione del ciclo di vita dei prodotti e al lancio di nuovi farmaci e delle attività di marketing e vendita ad essi correlate.

 

Dino Biselli

Source: Aboutpharma