Relazioni del medico con pazienti e ISF: ecco What’s Up Doc

Si chiama What's Up Doc ed è una delle ultime novità in merito alle app finalizzate al miglioramento dell’interazione fra medico e paziente. Ma non solo… Questa nuova soluzione digitale è stata studiata anche pensando all’informatore scientifico del farmaco e alle attività di contatto che carattezzano la sua professione.

What's Up Doc è un’applicazione di telemedicina disponibile su smartphone, tablet e pc sia in ambiente Ios che Android, che consente al paziente di ricercare i medici specialisti presenti nel territorio attraverso un servizio di geolocalizzazione e di chiedere un appuntamento online. Il paziente può avviare una conversazione via chat e/o una video conferenza e di effettuare una visita a distanza senza doversi necessariamente recare fisicamente presso l'ambulatorio di riferimento, ricevendo il referto attraverso un documento in formato PDF. Il pagamento della visita è contestuale ed eseguito direttamente dal paziente al medico specialista.

Di contro, il medico specialista può invitare tutti i suoi pazienti all'utilizzo dell'applicazione, essere reperibile sul territorio, personalizzare le funzionalità, avendo sempre il controllo delle proprie agende, dei propri profili, della gestione dei singoli pazienti (effettuando le diagnosi e gestendo il follow up dei pazienti da remoto tramite la chat e/o la videochiamata in diretta ed in conformità alle GDPR vigenti) ed eseguire le proprie visite fatturandole elettronicamente con tutte le caratteristiche, legali e fiscali, delle visite residenziali. Può.

E il rapporto medico-informatore scientifico come viene gestito? 

Utilizzando What's Up Doc l'ISF può entrare in contatto con i medici specialisti dislocati sul territorio di pertinenza e richiedere loro un appuntamento online per espletare l'attività a distanza di informazione scientifica del farmaco. Inoltre, allo scopo di sviluppare delle relazioni con nuovi prospect ed aumentare quindi la propria awareness, è possibile condividere foto e documenti, chattare ed effettuare delle videochiamate in diretta, in conformità alle GDPR vigenti.

 

Dino Biselli

Source: ANSA