
JobInPharma ha condotto un sondaggio teso a comprendere quali siano gli strumenti e le preferenze che caratterizzano la ricerca di nuove opportunità professionali, coinvolgendo nell’indagine oltre 450 profili operanti nel mondo life sciences.
I dati ricavati da questo sondaggio evidenziano che quando le persone decidono di procedere con la ricerca di nuove opportunità lavorative, lo strumento ritenuto più efficace è ritenuto essere ancora il passaparola, indicato dal 38% del campione, seguito dalle società di selezione, sia quelle generaliste che quelle specializzate nel settore di appartenenza (24%). In quest’ultimo caso, viene attribuito un ruolo di rilevanza alla figura del recruiter, investita del compito di individuare il profilo ed il candidato ideale da presentare alle aziende in fase di ricerca.
Al terzo posto fra gli strumenti ritenuti efficaci nella ricerca di lavoro si posizionano le bacheche di annunci online (23%), mentre minor fiducia è data all’invio del cv direttamente tramite i siti aziendali (15%).
In relazione invece a quale sia la motivazione che può spingere una persona a ricercare nuove sfide professionali, l’elemento considerato prioritario è la possibilità di avere un’attività lavorativa più stimolante (58%) seguire a distanza dalla ricerca di una posizione con una migliore condizione economica (20%). L’attinenza agli studi svolti e alle qualifiche accademiche conseguite può essere un ulteriore fattore di spinta al cambiamento, anche se il rapporto non sereno con il proprio responsabile rimane tra le cause più comuni di un cambio aziendale.
Riguardo invece le condizioni che frenano la scelta di candidarsi ad una determinata posizione (magari suggerita o notata sul web), il dato che emerge è che le persone che gravitano nel mondo healthcare&life sciences difficilmente valutano opportunità professionali con contratti a p.iva (il 68% dei rispondenti dichiara di non prenderli in considerazione) o posizioni che prevedano il trasferimento in un’altra città. Infine l’assenza di benefit aziendali e la richiesta di una elevata mobilità territoriale sono ulteriori richieste che possono frenare ulteriormente la scelta di candidarsi ad una determinata posizione.
Dino Biselli
Source: Frezza & Partners