
Sono una trentina le aziende italiane coinvolte a vario titolo nella produzione dei vaccini anti-Covid autorizzati nell'Ue: questo è il numero ottenuto da un censimento effettuato dalla task force della Commissione Europea per aumentare la produzione di vaccini nell'Unione. Come sottolineato dal commissario all'Industria Thierry Breton questa mappatura che
mostra centinaia di produttori, fornitori e distributori basati nell'Ue, denota l'ampiezza dell'ecosistema industriale, come pure il potenziale di nuove partnership per aumentare ulteriormente la nostra preparazione in campo sanitario.
Il censimento prende in considerazione imprese di varia natura: alcune forniscono componenti alle industrie farmaceutiche, altre sono attive nella produzione vera e propria, altre ancora si occupano del 'fill and finish', l'infialamento dei vaccini, e ancora altre lavorano nel packaging, nello stoccaggio e nella distribuzione delle dosi.
Il sistema dell'industria farmaceutica europea contribuisce principalmente alla supply chain, che per prodotti complessi come i vaccini è particolarmente articolata. E’ stata rilevata una densità di imprese attive nei vaccini particolarmente pronunciata in Belgio, in Olanda, nei Laender occidentali della Germania (Assia, Nord Reno Vestfalia, Renania-Palatinato, Saar) e nella zona di Copenhagen e Malmoe, tra Danimarca e Svezia. Anche l'industria farmaceutica italiana fa la sua parte, con una concentrazione anzitutto in Lombardia, in Emilia e poi nel Lazio.
In Italia le imprese coinvolte a vario titolo nella filiera sono una trentina, attive a diversi livelli nella supply chain:
- la Catalent di Anagni si occupa del fill & finish sia per AstraZeneca che per Janssen (J&J);
- Olon spa di Rodano, che lavora nell'organizzazione della produzione a contratto;
- ex Amri di Rozzano, oggi Curia, che ha uno stabilimento a Origgio che lavora per conto di BioNTech/Pfizer;
- la Mar (Macchine Automatiche Riempitrici spa) di Lainate, anch'essa attiva nelle forniture all'industria dei vaccini;
- Industriale Chimica di Saronno;
- Ecolab di Vimercate;
- Chemi spa di Cinisello Balsamo;
- la Recipharm Ab di Lissone;
- Sol di Monza;
- Cmo Thermo Fisher di Monza, che fa il fill and finish per BioNtech/Pfizer;
- la Cb Automation di Bagnolo Cremasco;
- l'Industriale Chimica di Corana nel Pavese;
- la Gefit di Alessandria;
- Doppel Farmaceutici di Cortemaggiore;
- Bormioli Pharma di Parma, nel confezionamento, stoccaggio e spedizione;
- Sm Pack di Felino, nel confezionamento, stoccaggio e spedizione;
- Holostem Terapie Avanzate di Modena, si occupa invece di produzione;
- Remembrane di Imola, specializzata nelle tecnologie per le colture cellulari;
- Gsk di Sovicille, nel Senese, nel fill and finish per conto di Sanofi;
- Corning di Pisa, attiva nel packaging, stoccaggio e spedizione;
- Reithera di Roma, attiva nella produzione
- Acsdobfar di Anagni;
- la Biomedica Foscama di Ferentino;
- Diatheva di Cartoceto (Pesaro e Urbino);
- la Lachifarma di Zollino, nel Leccese, che opera nella produzione.
Dino Biselli
Source: PharmaKronos