
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha aggiornato le sue raccomandazioni relative al COVID-19. In primo luogo il WHO ha confermato che le misure di distanziamento sociale sono la medicina più efficace in quanto consentono di spalmare il numero di contagi su un periodo più ampio di tempo e quindi di permettere l’accesso a cure adeguate a tutti. Tuttavia, occorre avere coscienza di chi sono coloro che sono infettati dal virus, ed è per tale motivo che il WHO sta concentrando i suoi sforzi sulla possibilità di avere un più facile accesso e una rapida risposta dai test diagnositici. Infatti, verificando la positività o meno al coronavirus in tutti gli individui che presentano sintomi riconducibili alla malattia (quindi non a tappeto, ma utilizzando i tamponi ogni qualvolta ci sia un minimo sospetto di Covid-19) sarà possibile far osservare la quarantena ad un maggior numero di persone infette ed evitare che diffondano il virus. Pertanto, l'invito ora è quello di aumentare il numero di tamponi.
Una volta accertata la positività l'ideale sarebbe l'isolamento in strutture sanitarie, e non solo fino al momento in cui i sintomi dell’infezione saranno scomparsi, ma protratto per almeno 2 settimane dopo la scomparsa dei sintomi. Inoltre, una volta individuata la persona positiva, l'OMS suggerisce di testare la presenza del coronavirus in tutti quegli individui che hanno avuto contatti stretti con la persona positiva sino a due giorni prima dello sviluppo dei sintomi.
Dino Biselli
Source: Fondazione Sandro Veronesi