Le aziende medtech alla sfida della personalizzazione

L’intelligenza artificiale è e sarà sempre più presente nel mondo life sciences e soprattutto in quel particolare segmento costituito dalle settore medtech, comparto che è cresciuto del 7% a livello di fatturato nel biennio 2018-19 che ha raggiunto così un controvalore dei 407,2 miliardi di Dollari. Questo è solo uno degli indizi contenuti nel report “As data personalizes medtech, how will you serve tomorrow’s consumer?“ edito da EY, che testimonia indica come l’industria stia concentrando la sua ricerca in soluzioni sempre più personalizzate.

Non è un caso che negli ultimi anni la FDA stia approvando un numero sempre crescente di algoritmi di intelligenza artificiale, trend che continuerà la sua corsa e che sfiderà le aziende ad adottare degli innovativi modelli di business che siano in grado di rispondere a questo cambiamento e di allinearsi ancora meglio anche con altri settori del mondo della salute, oltre che a ricercare una più profonda collaborazione con il mondo digitale.

Si tratta quindi di operare strategicamente allo scopo di ridefinire chi sono i clienti a cui rivolgersi e le azioni da mettere in atto per ottenere il massimo valore dagli investimenti, anche attraverso una ridefinizione del proprio modello di business.

Tra i settori con il maggior trend di crescita c’è quello dei dispositivi diagnostici non basati sull’imaging (+11% nel 2019), che puntano proprio a una maggiore personalizzazione della cura grazie all’utilizzo dei dati, mentre il business delle tecnologie più tradizionali sta crescendo con un minor ritmo (6%). I dispositivi oftalmici hanno mostrato la crescita più elevata nel periodo considerato dal rapporto (33%, ritorni EU e US non conglomerati), seguiti dal settore dentale (11%) e cardiovascolare (10); molto minore è la crescita fatta segnare in campo ortopedico (6%).

 

Dino Biselli

 

Photo by Sarah Pflug from Burst

Source: NCF - Notiziario Chimico Farmaceutico