Nobel per la Medicina 2019 a Kaelin, Ratcliffe e Semenza

Le cellule riescono a percepire la quantità di ossigeno presente nell’ambiente e in risposta a ciò si adattano modificando il loro metabolismo e i loro livelli di attività: la risposta ipossica, ovvero il modo in cui l’organismo reagisce al flusso di ossigeno è stata la ricerca alla base della decisione dell’Assemblea del Nobel al Karolinska Institute di assegnare il Nobel per la Medicina 2019 a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza, con la motivazione che “Le scoperte fondamentali dei vincitori del Nobel di quest’anno hanno rivelato il meccanismo di uno dei processi di adattamento fondamentali per la vita”.

Le implicazioni mediche di questa ricerca potrebbero essere molto vaste, in quanto in molti tumori le cellule “malate” che crescono nel corpo di un paziente consumano grandi quantità di ossigeno. Inoltre, comprendere l'effetto del livello di ossigeno nelle cellule può offrire indicazioni di cura per altre malattie, come l’anemia, il cancro, capire come migliorare l’allenamento degli atleti e come il corpo si adatta all’alta montagna.

Kaelin ha 62 anni, è nato a New York e fa ricerca a Boston, all’università di Harvard. Ratcliffe ha 65 anni, è inglese, insegna a Oxford e fa ricerca anche al Francis Crick Institute a Londra. Gregg Semenza ha 63 anni e fa ricerca alla Johns Hopkins University di Baltimora, negli Stati Uniti.

 

Dino Biselli

Source: Daily Health Industry e La Repubblica