Fondazione Gimbe lancia Globee, osservatorio sulle evidenze scientifiche

Dal 6 al 9 novembre si è svolto a Taormina l’International Conference for Evidence-based Healthcare Teachers and Developers, l’evento dedicato ai temi e agli sviluppi dell’evidence-based healthcare, e proprio durante i lavori della conferenza la Fondazione Gimbe ha presentato il progetto Globee, iniziativa che punta a monitorare a livello globale la produzione e la sintesi delle migliori evidenze scientifiche in campo sanitario e il loro trasferimento nella pratica professionale. L’intento è dar vita ad un sistema di rilevazione dei bisogni, di tracciamento della pubblicazione e del monitoraggio dell’implementazione e dell’impatto di tutti gli standard internazionali finalizzati a migliorare produzione, sintesi e trasferimento delle evidenze.

L’approccio Ebhc prevede che le evidenze scientifiche siano integrate nelle decisioni sanitarie a supporto del miglioramento della salute delle popolazioni, della sostenibilità dei servizi sanitari e delle esperienze dei pazienti. Ci possono essere numerosi fattori di criticità che erodono, a vari livelli, il potenziale che queste evidenze potrebbero esprimere, e tuttora manca una visione globale sull’ecosistema delle evidenze scientifiche.

Numerose sono le aree d’incertezza che caratterizzano la fase di produzione (definizione delle priorità; disegno, conduzione e analisi; regolamentazione e gestione; accessibilità; completezza e usabilità) dovute a studi non effettuati o di scarsa qualità. C’è inoltre una quantità enorme di inutili revisioni sistematiche il cui scopo è l’aumento del numero di pubblicazioni, di linee guida metodologicamente inadeguate, addirittura incapaci di tenere in considerazione il dato della multi-morbidità.

Infine, sono molti i gap riguardanti la fase di trasferimento tra quelle che sono le migliori evidenze disponibili da un lato e la pratica professionale, le politiche sanitarie e le scelte dei pazienti dall’altro.

 

Dino Biselli

Source: Notiziario Chimico Farmaceutico