Informativa di Scaccabarozzi sull’antibiotico-resistenza

Nel corso di un'audizione in Commissione Affari sociali della Camera dei Deputati, il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, ha richiamato l’attenzione sulla crescita della quota di infezioni che è registrata in Italia negli ultimi cinque anni: la velocità di questo incremento è stato pari ad una percentuale quasi doppia rispetto alla media Ocse (dal 17% del 2005 al 30% del 2015).

Tale tendenza trova una giustificazione nell’ormai conclamato abuso di antibiotici, con una previsione di circa 2,4 milioni di decessi in Europa, Nord America e Australia nel periodo 2015-2050, causati proprio dall'antibiotico-resistenza. In Italia questo trend pare essere più marcato rispetto a quello previsto in altri paesi, poiché entro il 2050 sono stimati 450mila decessi legati all’antibiotico-resistenza che dovrebbero comportare dei costi valutabili in circa 13 miliardi di Euro a carico della collettività dovuti all'allungamento delle degenze in ospedale, ad eventuali invalidità e all’utilizzo di farmaci diversi. 

Il problema non è legato agli antibiotici ma all'uso inappropriato che se ne fa. L’antibiotico non va demonizzato ma usato sotto stretto controllo medico e in caso di effettiva necessità. 

Attualmente sono in commercio 750 antimicrobici con solo 268 di essi inseriti dall'Oms nella lista dei medicinali essenziali. Al momento ci sono 60 nuovi antibiotici in fase di sviluppo studiati appositamente per sconfiggere i patogeni più resistenti, e almeno 40 potrebbero arrivare ad essere autorizzati per il commercio. Tuttavia, il Presidente Scaccabarozzi ha sottolineato che occorre diffondere la cultura della prevenzione attraverso la formazione, e per tal motivo Farmindustria sta sviluppando una “rete” con le istituzioni e le società scientifiche in modo affrontare il tema della resistenza agli antibiotici a partire dalla formazione/informazione presso le scuole.

 

Dino Biselli

Source: Il Sole 24 Ore Salute