
L’emergenza di Covid-19 ha imposto una rapida revisione delle modalità di comunicazione da parte delle aziende che operano in ambito life science, non solo per quello che riguarda il rapporto medico-paziente, ma anche, e soprattutto, il dialogo tra clinici e aziende del comparto.
Infatti, in brevissimo tempo le aziende farmaceutiche hanno dovuto garantire ai medici un servizio di informazione scientifica del farmaco, adottando strategie e tattiche innovative di comunicazione, compatibili con le numerose limitazioni di movimento e di accesso alle strutture sanitarie che si sono succedute nell'ultimo biennio.
Nonostante da mesi la diffusione della pandemia segni il passo, questa rivoluzione sta proseguendo ancora oggi, e molte aziende farmaceutiche hanno fatto tesoro dell’esperienza acquisita e stanno rivedendo in modo strututrale le modalità con le quali viene somministrata l’informazione scientifica.
In particolare, come descritto nel whitepaper intitolato "Pharma's New Frontier: How MSLs can lead the way through uncertain times” e realizzato da 60seconds, azienda australiana specializzata in servizi di formazione e coaching rivolte al settore healthcare, si sta assistendo ad un graduale aumento dell’influenza acquisita dai team di Medical Science Liaison (MSL) e di Medical Affairs.
Poiché il Medical Science Liaison è un ruolo professionale altamente specializzato, in grado di offrire un supporto scientifico specifico ed approfondito, su una serie di trattamenti di determinate patologie, agli operatori sanitari, dopo la pandemia la sua importanza è ulteriormente aumentata, assumendo un ruolo di riferimento nelle attività di informazione scientifica.
Tuttavia, a seguito di questa sua centralità e di questa sua influenza, per il Medical Science Liaison si rende necessario acquisire ulteriori competenze rispetto a quelle che hanno caratterizzato il suo profilo professionale fino a questo momento. Infatti, egli deve essere capace di comunicare, possedere una mentalità strategica, essere in grado di lavorare in modo interfunzionale, essere dotato di intelligenza emotiva e di buona comunicazione.
Tutto ciò, rappresenta una risposta alle nuove e differenti aspettative dei clinici i quali, dopo la pandemia, richiedono contenuti scientifici sempre più specifici, in un mercato contraddistinto da una complessità in continuo aumento dovuta allo sviluppo di farmaci complessi di nuova concezione, ad un alto interesse per le malattie rare, e all’implementazione di nuove regole per l'approvazione e il rimborso.
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Dino Biselli
Source: PharmaPhorum